La Torre dei Lamberti (storia di un antico delitto d'onore)

La torre dei Lamberti, con i suoi 84 metri di altezza è il più alto edificio di Verona. Essa rappresenta un importante punto riferimento nel paesaggio urbano e uno dei principali simboli cittadini.

La Leggenda

Una leggenda avvolge la sua costruzione. All'inizio del dodicesimo secolo l'area a ridosso di piazza Erbe apparteneva alla nobile famiglia dei Lamberti che vi aveva costruito un edificio e un'alta torre come tante ne sorgevano a Verona e in molte altre città mediavali italiane. La matrona della casata, scoperto il tradimento del marito, ne uccise l'amante, moglie di un carpentiere. L'assassina cercò l'assoluzione nel segreto del confessionale. Il prete che ascoltò il racconto del delitto le ordinò di far erigere una torre dalla quale una campana, suonando a ogni ora, le ricordasse il suo delitto fino alla fine dei suoi giorni. La campana fu chiamata marangona, dal teremine dialettale "marangon" cioé carpentiere. Secondo la tradizione, una raffinata testa di donna scolpita nella scala d'accesso al palazzo in cui si innesta la torre dei Lamberti, sarebbe l'effige della marangona.

La Storia

In età comunale erano sorte in città numerose case torre. Esse erano a un tempo stesse funzionali alla difesa in caso di attacco, e uno simbolo di stato sociale per le famiglie che le possedevano. Quattro di queste torri erano sorte sugli angoli di uno degli isolati romani a ridosso dell'antico foro: piazza delle Erbe. L'area venne acquistata dal Comune a metà del dodicesimo secolo per farne la sede dell'arengario e di altri uffici. Si tratta di uno dei primi palazzi pubblici d'Italia. La torre dei Lamberti, nome degli antichi proprietari, venne ingolobata nella struttura.
Alla fine del '400, venne costruita la Loggia del Consiglio e vi si trasferì il consiglio comunale. Il palazzo da cui svetta la torre dei Lamberti divenne quindi il palazzo della Ragione, ossia il tribunale cittadino. La torre dei Lamberti rimase tuttavia la torre comunale e venne innalzata in fasi successive fino agli 84 metri attuali.
Dalla sua estremità risuonavano le campane Rengo e Marangona. La prima segnava le riunioni dell'Arengario (da cui Rengo), il consiglio cittadino, e chiamava a raccolta la cittadinanza allo scoppiare di incendi e guerre. La seconda, quella della leggenda, scandiva in realtà gli orari della giornata di lavoro.
L'alto edificio è caratterizzato dai differenti stili con cui è stata costruita. Il basamento, come il palazzo della Ragione, è realizzato con il tipico alternarsi di mattoni e tufo del romanico veronese, mentre il resto della torre è realizzato in mattoni. La cella campanaria è in stile gotico.

Il Panorama

La Torre dei Lamberti è accessibile al pubblico. Si può salire fino alla sommità sia con un comodo ascensore, sia percorrendo le varie centinaia di gradini della scalinata interna. Dalla cima della torre si può godere uno spettacolare panorama a 360° su tutto il centro di Verona. Oltre alle sottostanti piazza delle Erbe e piazza dei Signori, sono ben visibili molte chiese cittadine come Santa Anastasia, il Duomo, le colline con Castel San Pietro, vari tratti del fiume Adige e perfino una parte dell'Arena.

Ogni visita guidata organizzata dalle guide turistiche di Verona ha come tappa fondamentale piazza dei Signori e piazza delle Erbe da cui è possibile vedere la torre di Lamberti che verrà illustrata dalla vostra guida: