Castel San Pietro
Il centro storico di Verona, sul versante settentrionale, è
dominato e caratterizzato dall'imponente presenza di Castel San
Pietro, la massiccia fortezza austriaca a malapena visibile
attraverso i cipressi che gli crescono attorno.
Raggiungibile a piedi o con la nuova funicolare, dal piazzale
antistante si gode uno dei più suggestivi panorami sulla città
antica compresa all'interno dell'ansa dell'Adige.
Le Origini
Secondo gli studiosi il colle di San Pietro che dà il nome alla
fortezza era il luogo dove si trovava il primo insediamento umano
di Verona, prima ancora della colonizzazione romana. Doveva
trattarsi di un castelliere, cioé un villaggio
protetto da una palizzata, che sfruttava la posizione arroccata
sul colle per la difesa.
Il colle era inoltre sufficientemente vicino al fiume per avere un
facile accesso all'acqua, in un punto dove la profondità era
ridotta ed esisteva con tutta probabilità un guado.
Gli abitanti appartenevano a quella galassia di popolazioni
autoctone chiamate genericamente paleoveneti, e
occupavano il colle probabilmente sin dall'età del bronzo (1
millennio a.C.).
I Romani
Nel I secolo a.C., i romani fondarono la città di Verona
all'interno dell'ansa dell'Adige. Il colle tuttavia mantenne una
grande importanza nell'impianto urbanistico. Sulle sue pendici fu
infatti costruito il Teatro
Romano.
Sulla sua sommità, proprio dove oggi si trova il castello, venne
invece realizzato un grande tempio, i cui resti
sono stati recentemente rinvenuti durante lavori di
ristrutturazione. Secondo gli archeologi è il più antico tempio
romano del Veneto.
Il vecchio passaggio in legno che collegava le due sponde del
fiume fu sostituito dai romani con un solido ponte in materiale
lapideo: ponte Pietra.
Castel Teodorico
Dopo il crollo dell'Impero Romano d'Occidente, data la posizione
strategica, qui sorsero le fortezze di tutti coloro che si
avvicendarono al controllo della città.
Il primo fu Teodorico che qui costruì il famoso castello ricordato
nel celebre poema del Carducci: "Sul
castello di Verona batte il sole a mezzogiorno...".
Studi più recenti posizionano il palazzo-fortezza del re goto
spostato verso est, in zona San Giovanni in Valle, o forse a mezza
costa sulla collina. La tradizione popolare tuttavia, ancora oggi
indica la sommità del colle di San Pietro come il Castello di
Teodorico.
Proprio nel vecchio castello Alboino re dei longobardi
tenne il banchetto per il festeggiamento della conquista d'Italia,
quando diede da bere il vino alla moglie Rosmuda
dal calice fatto col teschio del di lei padre.
Scaligeri, Visconti, Veneziani
La posizione strategica sulla cima del colle non lasciò
indifferenti nemmeno gli Scaligeri che vi costruirono una propria
fortezza.
I Visconti, subentrati ai signori della Scala alla guida della
città, ammodernarono le fortificazioni, realizzando tra l'altro
una grande cisterna sotterranea per l'approviginamento idrico in
caso di assedio.
I Veneziani, subentrati al potere nel 1404, realizzarono anche
loro un castello, più arretrato e rialzato rispetto alla posizione
attuale. I resti della fortezza veneziana sono ancora in parte
visibili.
I francesi di Napoleone, sconfitta Venezia e insediatisi a Verona,
da qui cannoneggiarono la città nel corso delle Pasque Veronesi,
l'insurrezione popolare antifrancese della fine del '700.
Gli Austroungarici
Con la definitiva sconfitta di Napoleone nel 1815, i territori
della Serenissima passarono sotto l'Impero Austroungarico.
Gli asburgici iniziarono quasi subito un radicale ammodernamento
ed espansione delle strutture difensive dei territori acquisiti. Mura,
bastioni, torri e un completo sistema
di forti che si estendeva da Verona fino al lago di
Garda.
Per far fronte alle necessità di un consistente esercito di stanza
vennero inoltre realizzate strutture logistiche: un arsenale,
un panificio, l'ospedale militare,
centri di comando e, per alloggiare soldati e ufficiali, caserme.
Una di queste fu proprio Castel San Pietro, realizzato sulla
collina da cui partivano le strade e i sentieri che conducevano ai
forti circostanti.
L'edificio aveva inoltre una funzione simbolica. Le sue forme
austere e la sua mole imponente dovevano incutere timore sulla
popolazione che viveva giù in basso, tenerla a tiro di artiglierie
e dissuaderla dal tentare insurrezioni.
Con l'annessione del Veneto al neonato Regno d'Italia nel 1866, i cittadini di Verona vollero cancellare il segno più evidente della vecchia dominazione. Dopo una prima proposta di demolizione di Castel San Pietro, si decise per la piantumazione di cipressi che, crescendo in altezza, finirono per nasconderlo quasi completamente alla vista dal basso.
Il Restauro
Dopo un lungo periodo di abbandono, Castel San Pietro è stato
finalmente restaurato anche se i lavori non sono stati completati
e la sua destinazione finale non è acora stata decisa. Dovrebbe in
futuro ospitare il museo della città.
In concomitanza coi lavori di restauro è stata rimessa in funzione
la funicolare che dai piedi del colle porta i
visitatori direttamente alla terrazza panoramica.
Il nome del colle non è legato a San Pietro apostolo come si potrebbe credere, ma a San Pietro martire, il co-patrono di Verona assieme a San Zeno, originario di questo quartiere sulla sinistra dell'Adige.
Chiedete alle guide turistiche della città di accompagnarvi a visitare Verona. Per piccoli gruppi, a piedi o su di un mini van o con la nuova funicolare è possibile raggiungere facilmente Castel San Pietro e godere dello splendido panorama sulla città.